INIZIO DELLA PAGINA BIANCA

DUE OTTOBRE 2011
Non mi piace il fondale dell’oceano se non sento più i tamburelli jazz e il blues del sax.
Non mi piace se le mie orecchie non odono più la loro vera natura.
Giù è battaglia. Mi spiace per tutti gli altri ma devo andare a riposare. Cordoglio provo per coloro che hanno provato a stringermi la mano, la mia sete di viaggiare è sfociata in: nascondermi.
Giù è abbandono. E come sempre è un’emozione fortissima la fame di scrivere cose contorte. E come sempre io non c’ero lì quando è successo il miracolo. Hanno trovato lavori in corso e non ce l’hanno fatta con me. Avevo bisogno di parole che non mi ha mai detto nessuno. Giù c’è giardino.
Non mi fa impazzire il falso buonismo che ho riscontrato tra le mura domestiche, potrei sgusciar fuori e arrampicarmi sugli alberi come i bei vecchi tempi, ma mi trovo agli arresti domiciliari.
Non mi fa impazzire l’ipocrita-moralismo, che tanto poi lo so a cosa porta…
Non mi piace sentire nelle orecchie qualcosa che non rassomiglia neanche lontanamente alla freschezza del senso di una poesia. Non mi piace guardare in giro se ci sono i segnali.
Come faccio a raccontare a mia figlia le favole, se io stessa non ci credo più.
Giù è battaglia. Qui è nascondiglio.
E dio come vorrei una sigaretta!

   Mearò

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