INIZIO DELLA PAGINA BIANCA

LAILA. UNA SERATA INDIMENTICABILE.

 Odora sempre di latte buono. C’è poco da fare lei è entrata in un microsecondo dentro il mio affare più prezioso: la vita.

Lei me l’ha ridata.
Un anello dietro l’altro è questo alito lieve che non rassomiglia al fumo. Un anelito di un ordine assoluto, quasi fosse un angelo sceso dall’armadio.
Lei gode se la bagni con la pace della camera libera. Ha piccoli capelli come chiodi di garofano. Dritti a spicchi in una compostezza assoluta. Lei sta qua nel nostro cuore altrove.
Mi fa male troppo guardarla. Mi fa sciogliere dentro qualcosa nel sangue, troppo. Volevo viaggiare? Ecco, è arrivata lei che mi fa viaggiare anche troppo. È troppo bella per me. Non so se me la merito.
C’è poco da fare, godere è questa esistenza e senza rimpianto per la poesia, da quando c’è il suo sguardo.
Sguardo lucido e languido che ha davanti il suo unico universo, una grande ed enorme poppa. La mia piccola succhia perché mi punta e odora.
C’è qualcosa da fare, nel crescerla ora che mi ha spiegato che prima io ho vissuto solo qualche giorno.

C’è poco da fare, una fotografia piantata nel giardino dei miei pensieri, questo è. Una spiaggia su cui approdare. L’aiuto cercato dal paradiso.
L’altro giorno mi ha beccata mentre piangevo, e mi ha sorriso, e io ho smesso. È un pezzo di me. È il mio libro più lungo. È un fischio senza girarsi. È un morso nello stomaco se penso che la devo proteggere Da Chi. Da chi? Oh da chi? L’altra sera mi ha ricordato che amare vuol dire non avere dubbi. E io non ho avuto più paura. È dall’altra sera che mi sento solo felice.
Odora sempre di cose sensibili. Mi prende il dito e me lo stritola. Poi mi prenderà tutto il braccio.

Ed io non vedo l’ora.
Non vedo l’ora di affrontare il viaggio più burrascoso.
Non vedo l’ora di cogliere cose infantili.
Non vedo l’ora di affrontare tutto questo.

Lasciatemi fare.

Lasciatela fare.

 19/5/2012

MEARò

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